L’apertura focale è un elemento fondamentale della fotografia che determina la quantità di luce che entra nella macchina fotografica attraverso l’obiettivo. Inoltre, l’apertura focale influenza la profondità di campo, ovvero sulla quantità di soggetto a fuoco e sulla quantità di sfondo sfocato.
In fotografia, è importante conoscere il proprio obiettivo e la propria fotocamera, e comprendere come modificare l’apertura focale.
Come modificare l’apertura focale con la macchina fotografica
Per modificare l’apertura focale, è necessario utilizzare il diaframma, ovvero un meccanismo presente all’interno dell’obiettivo che controlla la quantità di luce che entra nella macchina fotografica.
L’apertura focale viene misurata in f-stop e può essere regolata in incrementi di 1/3 di stop. Un’apertura focale bassa nella scala dei diaframmi, come f/2.8 o f/4, permette alla luce di entrare in modo più intenso, mentre un’apertura focale alta, come f/16 o f/22, permette alla luce di entrare in modo meno intenso.
Qui sotto puoi vedere una versione ridotta della scala dei diaframmi, per capire meglio cosa succede al diaframma quando si cambia l’apertura (più il numero F è alto, più piccolo diventa il diametro del diaframma).
Per utilizzare l’apertura focale con una macchina fotografica, è necessario selezionare il modo di scatto appropriato. In genere, per utilizzare l’apertura focale in modo manuale, è necessario selezionare il modo di scatto “Aperture Priority” o “Manual”. In questi modi di scatto, è possibile regolare manualmente l’apertura focale utilizzando il diaframma dell’obiettivo.
Una volta che si è selezionato il modo di scatto appropriato, è possibile modificare l’apertura focale utilizzando i comandi della macchina fotografica. In genere, è possibile modificare l’apertura focale utilizzando il dial dell’esposizione o la rotella di navigazione presente sulla macchina fotografica, dipende dal tipo di fotocamera che si utilizza. In certi casi, è possibile personalizzare il dial da utilizzare per il diaframma, per scegliere quello che più si adatta alle preferenze.
Profondità di campo
È importante tenere presente che l’apertura focale influenza la profondità di campo. Un’apertura focale bassa, come f/2.8 o f/4, permette di ottenere una profondità di campo più ridotta, ovvero una maggiore quantità di sfocatura sullo sfondo.
Al contrario, un’apertura focale alta, come f/16 o f/22, permette di ottenere una profondità di campo più ampia, ovvero una maggiore quantità di soggetto a fuoco e zone nitide.
Nelle due immagini che vedi sopra, tratte dal nostro tutorial sull’effetto bokeh, quella con lo sfondo più sfocato è stata scattata a diaframma f/2.8, mentre quella con lo sfondo meno sfocato a diaframma f/10, a prova del fatto che con un diaframma più aperto, il campo focale si restringe.
A livello pratico, cosa succede quando si usa l’apertura del diaframma?
Quando si utilizza l’apertura focale, si sta modificando la quantità di luce che entra nella fotocamera. Un’apertura più grande (ad esempio, f/2.8) permetterà alla fotocamera di catturare più luce, mentre un’apertura più piccola (ad esempio, f/16) permetterà alla fotocamera di catturare meno luce.
L’apertura focale ha anche un effetto sulla profondità di campo dell’immagine. Una profondità di campo bassa significa che solo una piccola parte dell’immagine sarà a fuoco, mentre una profondità di campo alta significa che gran parte dell’immagine sarà a fuoco. Un’apertura più ampia (ad esempio, f/2.8) darà una profondità di campo più bassa e maggiore effetto sfocato, mentre un’apertura più piccola (ad esempio, f/16) darà una profondità di campo più alta.
In generale quindi, l’apertura focale è un parametro utile per controllare la quantità di luce che entra nella fotocamera e per modificare la profondità di campo dell’immagine. È importante sperimentare con diverse aperture per comprendere come influiscono sull’immagine finale.
Consigli utili per i fotografi e videomaker sull’apertura focale
- Sperimenta con l’apertura del diaframma: prova a scattare la stessa scena con diverse aperture per vedere come cambia l’immagine finale. Ad esempio, scatta con un’apertura di f/2.8 per ottenere una profondità di campo più bassa e un’apertura di f/16 per ottenere una profondità di campo più alta.
- Se stai scattando in condizioni di scarsa illuminazione, utilizza un’apertura focale più grande (ad esempio, f/2.8 o f/4) per catturare più luce. Se stai scattando in pieno giorno e la luce è troppo forte, chiudendo il diaframma (ad esempio, f/11 o f/16) potrai ridurre la quantità di luce.
- Se vuoi mettere in risalto un soggetto specifico, utilizza un’apertura focale più grande (ad esempio, f/2.8 o f/4) per creare un effetto sfocato sullo sfondo. Se vuoi che tutta la scena sia a fuoco, utilizza un’apertura focale più piccola (ad esempio, f/11 o f/16).
- Gli obiettivi prime, a parità di prezzo di solito hanno aperture focali più grandi rispetto agli obiettivi zoom. Questo significa che possono catturare più luce e offrire una profondità di campo più bassa, il che può essere utile per gli scatti con poca luce o per creare un effetto sfocato sullo sfondo.
- I filtri ND (neutral density, densità neutra) sono filtri ottici che vengono utilizzati per ridurre la quantità di luce che entra nella fotocamera. Sono spesso utilizzati quando si desidera utilizzare un’apertura focale più grande, ma la luce è troppo forte per l’esposizione desiderata. Ad esempio, se si sta scattando in pieno giorno e si vuole utilizzare un’apertura focale di f/2.8 per ottenere una profondità di campo ridotta, potrebbe essere necessario utilizzare un filtro ND per ridurre la quantità di luce che entra nella fotocamera in modo da ottenere un’esposizione corretta.
- Utilizzare un’apertura focale ampia (ad esempio, f/2.8 o più ampia) con lunghezze focali estese (ad esempio, 150 mm o più) può creare una profondità di campo molto ridotta. Questo significa che solo una piccolissima parte dell’immagine sarà a fuoco, mentre il resto sarà sfocato. Il consiglio è quindi di valutare la scena e non utilizzare necessariamente l’apertura focale più ampia disponibile sul tuo obiettivo, per evitare di ottenere una profondità di campo troppo stretta e rischiare di scattare una foto non correttamente a fuoco.