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Cos’è il Bit Depth nel Videomaking

Una guida e spiegazione sul bit depth, una specifica tecnica spesso trascurata, che influisce drasticamente sulla qualità delle riprese video e della post produzione.

Mattia Callian di Mattia Callian
17 Agosto 2023
in Guide
bit-depth
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Nel videomaking ci sono numerosi fattori che determinano la qualità video. Tra questi fattori, uno dei più fondamentali, e spesso sconosciuto, è il “Bit Depth”, o la profondità di bit.

Questo parametro tecnico gioca un ruolo cruciale nella rappresentazione accurata e dettagliata delle immagini digitali, contribuendo a definire il livello di ricchezza cromatica che un video può catturare. Una comprensione di base del Bit Depth può aprire un mondo di opportunità per i creatori di contenuti visivi, consentendovi di manipolare e migliorare le immagini con maggiore precisione.

In questo articolo, esploreremo il concetto di Bit Depth nel videomaking, rivelando come influisce sulle sfumature cromatiche, la gamma tonale e la flessibilità creativa durante la post-produzione.

Cos’è il Bit Depth

Il Bit Depth, noto anche come profondità di bit o profondità di colore, è un parametro chiave nel videomaking e nella rappresentazione digitale delle immagini. Si tratta di una misura che indica quanti bit vengono utilizzati per rappresentare il colore di ciascun pixel in un’immagine. In altre parole, il Bit Depth determina la quantità di informazione cromatica e luminosa che può essere catturata e visualizzata in ogni pixel.

In ognuno dei pixel catturati da una camera digitale ci sono una serie di informazioni colore. Con un Bit Depth maggiore, ogni pixel è in grado di catturare una gamma più ampia di colori e tonalità, consentendo di rappresentare sfumature sottili e transizioni luminose più fluide.

Al contrario, un Bit Depth più basso limiterebbe la quantità di dettagli cromatici visibili, portando a una resa visiva più approssimativa e meno realistica. È importante notare che il Bit Depth non influisce solo sui colori visibili, ma anche sulla gamma tonale, cioè sulla variazione di luminosità tra le parti più scure e più luminose dell’immagine.

In dettaglio

Nell’immagine video, ogni pixel è composto da componenti di colore. Nei sistemi RGB (Red-Green-Blue), ogni pixel ha tre componenti: rosso, verde e blu. Ogni componente può avere una gamma di valori che va da 0 a un valore massimo, determinato dalla profondità di bit.

La profondità di bit determina il numero di possibili valori che un componente di colore può assumere. Ad esempio, con una profondità di bit di 8, un componente di colore può assumere 2^8 = 256 valori diversi, da 0 a 255. Maggiore è la profondità di bit, maggiore sarà la gamma di valori possibili.

Una profondità di bit più elevata consente una maggiore precisione nella rappresentazione dei colori e dei dettagli dell’immagine. Ad esempio, nei video a bassa profondità di bit, è possibile osservare fenomeni come “banding”, in cui le transizioni di colore appaiono sgradite e poco fluide. Con una profondità di bit più elevata, questi effetti indesiderati sono ridotti.

Come aiuta il Bit Depth nella produzione video

Durante l’elaborazione dei video e la compressione dei dati, una profondità di bit maggiore può preservare una migliore qualità dell’immagine. Questo è particolarmente importante durante la modifica dei video, poiché più dettagli sono conservati anche dopo operazioni di modifica.

A livello pratico, una macchina che permette di catturare video con un livello di Bit Depth maggiore aiuta a donare all’immagine una colorazione più ricca, e permette di manipolare il color grading in maniera più spinta rispetto ad un bit depth inferiore.

La differenza la si può notare nel momento in cui si applica un color grading ad una clip video registrata a 8-bit rispetto ad una clip a 10-bit. Agendo su esposizione e colore, l’8-bit non permette di spingere i valori sopra ad una certa soglia evitando di vedere imperfezioni e fratture del colore. Con il 10-bit è possibile spingersi oltre a questi livelli senza rovinare l’immagine. Più alto il bit depth, più libertà c’è di spingere i valori verso gli estremi senza rovinare l’immagine.

Un bit depth più elevato aiuta quindi in due modi: permette di recuperare un’immagine video che alla sorgente era stata catturata imperfettamente, e di applicare effetti e color grading più estremi.

Fotocamere e bit depth

Nelle fotocamere e videocamere digitali di oggi, tra i modelli che vantano specifiche tecniche video di alta qualità, troviamo spesso la possibilità di registrare video a 10-bit. I modelli che permettono questa soluzione sono quelli nella fascia premium delle varie case di produzione, mentre nella fascia economica troviamo fotocamere che registrano a 8-bit.

Quando tra le specifiche tecniche di una fotocamera non si trovano informazioni riguardo alle capacità di bit depth durante la ripresa video, possiamo assumere che la fotocamera in questione sia una 8-bit. Quando tra le specifiche tecniche troviamo la conferma del 10-bit, il nostro consiglio è anche quello di confermare che il 10-bit sia disponibile a tutte le risoluzioni e frame rate.

Ad esempio, è possibile che un modello di fotocamera sia in gradi di registrare in 10-bit a 1080p, ma 8-bit in 4k. Queste sono limitazioni comuni che spesso le case di produzione devono implementare per motivi tecnici. Per questi motivi, ad esempio, nella nostra classifica sulle mirrorless per video, inseriamo informazioni sui livelli di bit depth disponibili a diverse risoluzioni e frame rate.

Se si guarda al mercato delle videocamere professionali e cinematografiche, i migliori modelli permettono di registrare a 12-bit internamente o superiore. 12-bit è una profondità estremamente prestante, che necessita di una potenza di calcolo elevata per processare l’immagine digitale.

Altra considerazione importante per i videomaker in questo senso, è che maggiore il bit depth, maggiore è lo sforzo richiesto dalla macchina che si occupa del video editing. In questi casi, se il computer a disposizione non è molto potente, è necessario fare editing con i proxy.

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Mattia Callian

Mattia Callian

Videomaker, producer, content creator, e titolare di un'attività di produzione video a Sydney (Australia). Sia per lavoro che per passione, rimane al passo con le ultime tendenze tecnologiche del settore, e ha fondato ContentMaker.it per condividere la propria esperienza.

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