Il bit-rate è uno dei parametri più importanti quando si tratta di determinare la qualità di un video. In termini tecnici, il bit-rate rappresenta la quantità di megabit al secondo (Mbit/s o Mbps) che vengono elaborati durante la registrazione o la riproduzione di un video.
In parole semplici, per chi non è familiare con il termine, il bit-rate è ciò che influenza la qualità visiva di un video, determinando se vedrai o meno pixel e quadratini fastidiosi in alcune parti dell’immagine.
Per farti comprendere meglio l’importanza del bit-rate, ti mostro un esempio pratico. Di seguito, trovi lo stesso video riprodotto con bit-rate basso e alto:
Come puoi notare, un bit-rate basso può far sembrare che il video abbia una bassa risoluzione, e può anche influire sulla colorazione del video, ed è spesso più evidente in aree dell’immagine con sfumature di colore o sfocate.
In generale, un bit-rate più elevato si traduce in una migliore qualità del video, con un effetto pixel meno visibile o impercettibile, ma porta anche a dimensioni dei file più grandi.
È importante sottolineare che il bit-rate non ha nulla a che fare con altri parametri video come la risoluzione, la profondità di bit o il frame rate.
Ad esempio, è possibile prendere un video perfettamente girato in 4K con un alto bit-rate, modificarlo in un programma di editing e esportarlo con un bit-rate più basso, mantenendo comunque la risoluzione 4K. In questo caso, il bit-rate non è correlato alla risoluzione.
Il Bit-Rate durante le Riprese Video
Durante la registrazione video, le videocamere e le fotocamere di solito offrono poco controllo diretto sul valore del bit-rate.
Questo parametro è spesso impostato automaticamente dalla macchina e non può essere regolato manualmente dall’utente. Inoltre, il valore del bit-rate in fase di ripresa è influenzato dal formato del file e dal codec utilizzati dalla fotocamera per registrare il video.
Alcuni formati video, come l’MP4, sono lossy (cioè comportano una perdita di qualità) e quindi non consentono bit-rate molto elevati. Altri formati lossless, come il Prores di Apple, consentono bit-rate più elevati, ma questo aumenta anche la dimensione dei file video.
Il Bit-Rate durante la Post-Produzione e l’Esportazione
Durante la fase di editing video, di solito non è necessario preoccuparsi del bit-rate. Qualunque sia il bit-rate utilizzato durante le riprese, il processo di editing non modifica il file video originale.
Tuttavia, è importante selezionare il bit-rate appropriato quando esporti il video. Aumentando il bit-rate, puoi migliorare la qualità del video esportato.
Ad esempio, se stai esportando un video per YouTube in 1080p a 25fps, il bit-rate consigliato è di 8 Mbps. Non è necessario esportare a bit-rate più elevati, poiché ciò comporterebbe solo uno spreco di spazio su disco.
Differenza tra Bit-Rate Costante e Variabile
Quando si esporta o si codifica un video, alcuni software consentono di scegliere tra due opzioni: CBR (bit-rate costante) e VBR (bit-rate variabile).
Il CBR mantiene un bit-rate costante per l’intera durata del video, mentre il VBR varia il bit-rate in base alle esigenze della scena, mantenendolo basso durante le scene meno dinamiche e aumentandolo durante le scene più movimentate. Questo approccio ottimizza la dimensione del file senza compromettere la qualità.
Il Bit-Rate durante la Riproduzione e lo Streaming
Puoi aver notato che servizi di streaming come YouTube adattano automaticamente la qualità della riproduzione in base alla velocità della tua connessione internet per evitare interruzioni nella riproduzione.
Questo adattamento non riguarda solo la risoluzione del video ma anche il bit-rate. Quando la connessione è lenta, il bit-rate viene ridotto per garantire una riproduzione fluida, ma questo può portare all’apparizione dei fastidiosi quadratini di cui abbiamo parlato in precedenza. Pertanto, il bit-rate ha un impatto significativo anche durante la riproduzione online e lo streaming video.