La differenza chiave tra color correction e color grading risiede nella natura del lavoro svolto.
La color correction è principalmente un lavoro tecnico, finalizzato a correggere gli errori e riportare i livelli dell’immagine a un punto corretto.
D’altra parte, il color grading implica modifiche artistiche che vanno oltre la semplice correzione tecnica, che influenzano l’esperienza visiva e emotiva complessiva del video.
In poche parole, la color correction stabilisce le basi tecniche, mentre il color grading aggiunge il tocco artistico che definisce il carattere visivo del video.
Cos’è la Color Correction
Durante la color correction, il video editor o il colorista si impegna a correggere il bilanciamento dell’immagine. Questo significa regolare l’esposizione, il contrasto e il bilanciamento del colore per conformarsi agli standard di qualità dell’immagine.
La fase di color correction è essenzialmente un lavoro tecnico che si concentra su ciascuna clip singolarmente. Qui, gli errori commessi durante la ripresa vengono corretti per portare l’immagine a un livello di bilanciamento corretto.
Durante questa fase, si presta particolare attenzione anche al matching tra le diverse clip, garantendo che non ci siano differenze notevoli durante i tagli tra le scene. Questo processo di affinamento dettagliato assicura che ogni clip abbia un aspetto uniforme e coerente con le altre.
Cos’è la Color Grading
La color grading interviene dopo la color correction e assume un approccio più macro. In questa fase, si applica una certa colorazione generale all’intero video o a un gruppo di clip, anziché a ciascuna clip individualmente.
Il color grading è un processo artistico che si concentra sull’aspetto complessivo del video, creando un “look” distintivo che può influenzare l’intenzione del video e l’emozione percepita dagli spettatori.
Processo di Color Correction
La correzione del colore di una clip video è un procedimento tecnico che richiede una certa competenza e le giuste attrezzature.
Inizialmente, è fondamentale disporre di un monitor di riferimento di alta qualità per assicurarsi che l’immagine visualizzata sullo schermo sia il più fedele possibile alla realtà.
- Esposizione: Per ogni clip sulla timeline, il primo passo è regolare l’esposizione. Questo può essere fatto attraverso diversi strumenti a seconda del software utilizzato. L’obiettivo è garantire che i volti delle persone siano correttamente illuminati, fornendo un punto di partenza standard e accettabile per i principianti.
- Contrasto: Successivamente, si interviene sul contrasto, utilizzando strumenti come ombre, neri e highlight. Questo processo amplia lo spettro dell’immagine, creando un maggiore distacco tra i toni scuri e chiari.
- Bilanciamento del colore: Si procede quindi con il bilanciamento del bianco, calibrando l’immagine in modo che non appaia troppo calda o fredda (gialla o blu). In questa fase, è possibile anche bilanciare i livelli di magenta o verde per ottenere colori più naturali.
- Sistemazione selettiva: in alcuni casi è necessario sistemare l’immagine in alcune aree specifiche, nel qual caso il colorista dovrà utilizzare strumenti come le maschere per selezionare una sezione del frame ed effettuare cambiamenti mirati.
Dopo aver applicato questi passaggi a ciascuna clip, è essenziale effettuare un ulteriore controllo per garantire un corretto matching tra le diverse scene, soprattutto se ci sono cambiamenti di luce o impostazioni della fotocamera tra una clip e l’altra.
Processo di Color Grading
Dopo aver completato la correzione del colore e raggiunto un livello soddisfacente, si passa alla fase di color grading, dove si definisce il look complessivo del video. Questo può essere applicato a un gruppo di clip o all’intera timeline utilizzando, ad esempio, un adjustment layer.
- Scelta del Look: Durante il color grading, è possibile scegliere una colorazione specifica. Ad esempio, il popolare stile “teal and orange” spinge le tonalità medie verso i toni caldi e ombre/highlight verso i toni freddi, creando un contrasto di colore cinematografico. Tuttavia, è importante notare che questo stile potrebbe non essere adatto a tutte le scene e richiede una valutazione attenta.
- Effetti Aggiuntivi: Durante il color grading, è possibile sperimentare con effetti aggiuntivi come il grain, conferendo al video un aspetto simile a una ripresa cinematografica. Questi dettagli aggiuntivi contribuiscono a definire l’estetica complessiva del video e possono essere utilizzati per ottenere un look specifico o un’atmosfera desiderata.
Qualità dei Video di Partenza
Il ruolo fondamentale del video di partenza durante le fasi di color correction e color grading è cruciale per l’efficacia del processo di post-produzione. La qualità intrinseca del girato video iniziale influenza direttamente lo spazio di lavoro disponibile e la possibilità di apportare modifiche significative senza compromettere la qualità visiva.
Quando il video di partenza è di scarsa qualità, anche l’applicazione di una leggera color correction o color grading può mettere in evidenza difetti e artefatti. Le limitazioni della qualità originale diventano più evidenti, e il visualizzatore del programma di video editing potrebbe mostrare anomalie visive indesiderate.
Questo può includere disturbi come il rumore digitale, la perdita di dettagli, o problemi legati alla compressione dell’immagine. In sostanza, le correzioni apportate possono exacerbare le carenze visive presenti nel girato originale.
Al contrario, quando il video di partenza è di alta qualità, si dispone di un ampio spazio di lavoro che consente di apportare modifiche più sostanziali senza incorrere in una significativa degradazione visiva.
Una fonte di buona qualità offre una gamma più ampia di dettagli, colori e tonalità, consentendo al colorista di esprimere la propria creatività e ottenere risultati visivi più soddisfacenti. Questo è particolarmente importante quando si affrontano cambiamenti significativi durante il color grading, come l’applicazione di stili cromatici distintivi o l’uso di effetti visivi elaborati.
In questo contesto, due delle specifiche tecniche cruciali nelle fotocamere per video sono la profondità di bit (bit depth)e il sottocampionamento delle crominanza (chroma subsampling).
Questi valori, il primo espresso in bit (ad esempio, 8-bit, 10-bit, ecc.) e il secondo con numeri come il formato 4:2:2, rappresentano la capacità del dispositivo di catturare dettagli e gradazioni di colore. Una maggiore profondità di bit e una chroma subsampling più ampia offrono maggiore precisione e flessibilità durante la post-produzione, consentendo di apportare modifiche senza compromettere eccessivamente la qualità visiva complessiva del video.