Innanzitutto è importante tenere a mente che, seppure l’effetto stabilizzatore sia efficace in un buon numero di casi, non fa miracoli. Ti consiglio di utilizzarlo se la clip è già decentemente stabilizzata e vuoi tirar via le micro vibrazioni della camera, per mostrare un video più fluido.
- Apri la finestra degli effetti. Puoi trovarla in diversi pannelli di Premiere Pro, a seconda dello spazio di lavoro che stai utilizzando. Se non sei sicuro, scegli lo spazio di lavoro “effetti” così da trovarlo velocemente.
- Scegli l’effetto “warp stabilizer” o “stabilizzatore alterazione”, trascinalo sulla clip nella timeline.
- Una volta trascinato l’effetto sulla clip, Premiere già inizia a stabilizzare la clip con i parametri di default, che nella maggior parte dei casi è sufficiente a raggiungere un risultato visibile.
- Se non sei contento del risultato, puoi giocare con i vari parametri dell’effetto, aprendo il pannello degli effetti di quella determinata clip.
- Qui potrai decidere il metodo di stabilizzazione, la quantità applicata in percentuale e il risultato.
Ecco un esempio di clip stabilizzata con Premiere utilizzando l’effetto di cui sopra.
La clip non stabilizzata presenta un movimento di camera dovuto alla ripresa a mano libera. La stessa clip è stata processata utilizzando warp stabilizer, e in questo caso specifico selezionando la modalità “smooth motion”, il metodo “position, scale, rotation” e il framing “stabilize, crop, autoscale”. Il livello di morbidezza (smoothness) è stato impostato a 149%.
L’obiettivo è quello di togliere le vibrazioni della camera più evidenti, preservando la naturalezza dell’immagine senza far vedere troppo l’effetto.
Una volta applicato il warp stabilizer, notiamo che la clip stabilizzata è stata notevolmente croppata. Questo è necessario per l’efficacia dell’effetto, poiché solo aumentando la dimensione del frame si può ottenere l’effetto stabilizzazione in maniera invisibile.
Altri consigli e casi di utilizzo
- L’effetto warp stabilizer non può essere utilizzato efficacemente, o in maniera poco evidente, se la clip di partenza è tanto mossa.
- Dipende da come la clip è stata ripresa, a volte funziona bene in modalità “position, scale, rotation”, e a volte in modalità “subspace warp”. Puoi velocemente testare tutte le modalità per vedere quale si adatta meglio al tuo caso specifico.
- Una volta applicato l’effetto, se successivamente si allunga la clip sulla timeline, dovrai cliccare sul pulsante “analyze”, altrimenti l’effetto è applicato solo sulla parte della clip precedentemente analizzata e processata. Il sistema comunque te lo ricorda poiché appare una barra blu sul video con le istruzioni.