In fotografia, tre sono i parametri che aiutano a creare l’effetto sfocato: l’apertura, la distanza del soggetto dalla fotocamera e la lunghezza focale. Vediamo come controllare ed utilizzare questi parametri correttamente per avere un bokeh morbido nelle nostre foto e video.
Apertura
L’apertura è il parametro che nella macchina fotografica è identificato dalla lettera f seguita da un numero, ad esempio f/2.8. Senza scendere troppo nei dettagli di cosa significa questo numero, basta afferrarne i concetti di base:
- più basso è il numero f, più il diaframma dell’obiettivo è aperto
- più aperto è il diaframma dell’obiettivo, più luce entra nel sensore
- con più luce che entra nel sensore, inferiore sarà il campo focale
Cosa significa in termini pratici? Significa che se apriamo il diaframma, al tempo stesso succedono due cose: l’immagine diventa più luminosa e la profondità di campo è più sottile.
Cosa significa che la profondità di campo è più sottile? Significa che se a f/10 la zona a fuoco in profondità è di qualche metro, a f/2.8 la zona a fuoco è molto minore, con una profondità di soli alcuni centimetri.
Essendo il campo focale più sottile, e mettendo a fuoco ciò che sta immediatamente davanti alla fotocamera, lo sfondo si sfoca di più.
Diamo uno sguardo a questo setup fotografico che ho preparato per questa dimostrazione dell’effetto bokeh. La fotocamera è posizionata a circa 1 metro dal soggetto, e la parete di sfondo con i quadri è a circa 3 metri dietro al soggetto.
Per darti un esempio pratico di quanto l’apertura influisce sull’effetto bokeh, ho realizzato lo stesso scatto cambiando solo il numero f tre volte, dalla prima foto all’ultima in quest’ordine: f/10, f/5, f/2.8.
Questi sono scatti non modificati, stai vedendo le foto originali direttamente dalla fotocamera, non editate.
Come vedi, aprendo il diaframma e mantenendo tutti gli altri parametri invariati, dalla prima alla terza foto succedono esattamente due cose: la foto diventa più luminosa e lo sfondo diventa più sfocato.
Per darti un esempio dove il risultato della sfocatura si veda ancora meglio, ti faccio vedere la prima foto e la terza dove l’assenza di luminosità della prima foto è stata compensata utilizzando un ISO più elevato. In questo modo puoi controllare la differenza di sfocatura dello sfondo senza essere distratto dal fatto che la prima foto è notevolmente più scura.
Come vedi, la seconda foto delle due, quella con il diaframma più aperto (numero f più basso a 2.8) ha uno sfondo notevolmente più sfocato rispetto alla foto con diaframma f/10.
Se devi sfocare lo sfondo, il primo parametro da utilizzare è il diaframma. Aprendo il diaframma, lo sfondo si sfoca maggiormente.
Distanza del soggetto dalla fotocamera
Il secondo parametro più importante da utilizzare per ottenere un ottimo effetto bokeh e separare nettamente il soggetto dallo sfondo, è quello di posizionare il soggetto più vicino alla fotocamera ed allontanarlo dallo sfondo il più possibile.
Guarda cosa succede quando, utilizzando lo stesso setup di cui sopra, spostiamo il soggetto da 1 metro di distanza (dalla fotocamera) a 50 cm di distanza, mantenendo tutti gli altri parametri invariati (stessa focale e stessa apertura).
La sfocatura dello sfondo nella seconda foto è più accentuata. Vedete che in entrambi i casi lo sfondo contiene tutti gli elementi del salotto, cioè i tre quadri, il divano e la lampada. La focale è quindi la stessa per entrambe le foto, ma il soggetto è stato posizionato più vicino e risulta più grande.
Mantenendo a fuoco il soggetto, il campo focale si sposta in direzione della fotocamera, mettendo più fuori fuoco lo sfondo. Notiamo infatti che nella foto dove il soggetto è a mezzo metro dalla fotocamera, non riusciamo neanche a vedere la presenza dell’interruttore da parete che sta sopra la lampada, la luce della lampada stessa è più sfocata e diffusa, i contorni dei quadri sono meno nitidi e il condizionatore è decisamente più sfocato.
Per aumentare l’effetto bokeh, posiziona il soggetto il più possibile lontano dallo sfondo e più vicino alla fotocamera.
Lunghezza focale
Ora facciamo un’altra prova, avviciniamo il soggetto non fisicamente, ma utilizzando una focale più alta. Cioè, teniamo le distanze tra fotocamera, soggetto e sfondo uguali, ma nella seconda foto ci avviciniamo utilizzando lo zoom. La seconda foto è stata infatti scattata con un 135mm, mantenendo la stessa apertura.
Vedete che anche in questo caso, lo sfondo è più sfocato. La differenza rispetto all’esempio di prima, è che in questo caso nella foto scattata a 135mm la porzione di sfondo è decisamente minore, infatti possiamo vedere solo 2 quadri e tutto il resto dello sfondo è stato tagliato. Ovvio, abbiamo zoomato, quindi il campo visivo è più stretto, però lo sfondo è anche più sfocato.
Possiamo quindi dedurre che mantenendo le stesse distanze tra fotocamera, soggetto e sfondo, a parità di tutti gli altri parametri, alzando la focale lo sfondo si sfoca maggiormente e l’effetto bokeh è più accentuato.
Voglio però mostrarti un altro esempio, per le due foto qui sotto l’apertura è stata mantenuta uguale a f/5. Nella prima foto ho utilizzato un teleobiettivo da 200mm, mentre per la seconda foto un 70mm. Ho impostato le due foto in modo che la grandezza del soggetto rispetto al frame sia più o meno la stessa, quindi: per la foto a sinistra la fotocamera era a posizionata a circa 3 metri dal soggetto, mentre per la foto a destra a circa un metro.
L’effetto bokeh è leggermente più accentuato con la foto fatta a 200mm, soprattutto perché la foto è più compressa, la porzione di sfondo è minore, e la separazione tra soggetto e sfondo è più netta.
In realtà però, in questo modo non abbiamo alzato la sfocatura dello sfondo, l’abbiamo solo accentuata a livello di percezione, perché allungando la focale, e tenendo il soggetto con le stesse dimensioni, quindi spostando la fotocamera più indietro, la porzione di sfondo inquadrata è minore (nella foto a 70mm si vedono tutti e tre i quadri, il divano e la luce, mentre nella foto a 200mm vediamo solo due quadri).
Se facciamo un piccolo esercizio di prova, e zoomiamo la foto di destra, quella scattata a 70mm, in modo da ottenere circa la stessa porzione di sfondo e fare meglio il paragone, notiamo infatti che non c’è differenza di sfocatura, i quadri appesi al muro hanno infatti la stessa quantità di sfocatura.
La quantità di sfocatura non subisce cambiamenti a seconda della focale in utilizzo, a patto che la distanza tra il soggetto e lo sfondo rimanga la stessa, e a patto che la distanza tra la fotocamera e il soggetto venga cambiata in modo da mantenere la stessa grandezza del soggetto in proporzione al frame.
Conclusioni
Ora che hai imparato le basi su come creare l’effetto bokeh in fotografia, metterle in pratica sarà molto semplice.
Stacca il soggetto dallo sfondo il più possibile, apri il diaframma, metti a fuoco il soggetto e vedrai che lo sfondo diventerà morbido e sfocato. Più lo sfondo è lontano, e più il soggetto è vicino a te… migliore sarà l’effetto.
Non c’è molto altro da capire per questa tecnica fotografica, una volta assimilati i concetti di base e fatta qualche prova su campo, sarai in grado di scattare foto con effetto bokeh di qualità in poco tempo.