Vediamo la procedura di creazione e utilizzo dei file proxy con Premiere Pro.
1. Seleziona le clip video per le quali ti interessa creare i file proxy, puoi selezionare file multipli, o puoi anche selezionare cartelle di file.
2. Tasto destro del mouse, seleziona Proxy > Create Proxies
3. Nella sezione “format”, puoi selezionare H.264 o Quicktime. H.264 genera file di tipo .mp4, mentre con Quicktime i file generati saranno .mov.
4. Per i principianti, consiglio di iniziare con il formato H.264
Nella sezione “preset” puoi decidere la risoluzione del proxy, nel caso di H.264 le opzioni a disposizione sono low, medium e high. Ad esempio, l’opzione “low resolution proxy” crea un file video 1024×540 pixel.
5. Clicca l’opzione “add watermark” se ti interessa vedere, su ognuno dei file video proxy ceh verranno creati, un piccolo logo in basso a sinistra in sovraimpressione, che aiuta a riconoscere il file proxy, invece dell’originale.
6. Se sei un principiante, ignora l’opzione “add ingest preset” – si tratta di una opzione avanzata nel caso in cui si volesse creare un proprio preset personalizzato. I preset di base vanno benissimo nella maggior parte dei casi.
7. Nella sezione “destination” puoi decidere la cartella dove i file proxy andranno salvati. Personalmente, scelgo sempre l’opzione “next to original media, in proxy folder”. In questo modo tutti i file proxy vengono salvati in una cartella chiamata “proxy” all’interno della cartella dove si trovano tutti i file originali. Non devi creare tu la cartella, Premiere Pro la crea automaticamente. Se invece ti interessa decidere la destinazione a tuo piacimento, selezionerai l’opzione immediatamente sotto, e cliccando su “browse” potrai selezionare la cartella di destinazione.
8. Cliccando “ok” il programma procederà alla creazione dei proxy, che non viene svolta direttamente da Premiere Pro, ma da Media Encoder, che si apre automaticamente all’avvio dell’operazione.
9. Su Media Encoder, la procedura è automatizzata e parte automaticamente, senza bisogno di far niente. Durante il processo di encoding le risorse del computer vengono messe alla prova, quindi il mio consiglio è quello di lasciar lavorare il PC e tornare al lavoro quando la procedura è completa.
10. Una volta creati tutti i proxy, su Premiere Pro puoi ora attivarli o disattivarli a piacimento. Su una qualsiasi finestra dove viene visualizzato il video (finestre “source” o “program”) cerca in basso il pulsante “toggle proxies”, che quando è evidenziato in blu significa che i proxy sono attivi.
11. Se non trovi il pulsante “toggle proxies”, lo devi aggiungere alla barra degli strumenti. Cerca il pulsante + (“button editor”) in basso a destra nella finestra di visualizzazione del video e trascinalo nella barra, ad esempio lo potrai inserire a destra del pulsante play.
12. Non ti devi preoccupare di lasciare i proxy disattivati quando farai l’esportazione del video. Premiere Pro, per tutte le esportazioni, utilizza di default i file video originali.
13. Quando fai il rendering della timeline, o di porzioni di essa (la linea orizzontale verde che a volte vedi sopra alle clip, ad indicare che il rendering è stato fatto), il programma ti fa vedere i file video originali anche se hai i proxy attivati.
Uso dei proxy su Premiere Pro: suggerimenti e consigli
L’utilizzo dei proxy accelera notevolmente il processo di editing, e una volta creati sarà semplice attivarli o meno a seconda delle esigenze. Vediamo quando utilizzarli e perché.
Durante l’editing video
Quando si parte con un nuovo progetto di video editing, la fase di scansione di tutte le clip è essenziale, per avere un buon quadro completo di tutto il girato a disposizione, prima ancora di inserire le clip nella timeline.
Quando si fa doppio click su una qualsiasi delle clip all’interno del progetto e la si apre sulla finestra “source”, se il computer non è abbastanza potente da poterti far scorrere la clip senza farla vedere a scatti, i proxy saranno un fedele alleato.
Una volta creati e attivati, il processo di scansione diventa eccezionalmente fluido, permettendoti di scorrere la barra della riproduzione così da avere una veloce rappresentazione di quello che la clip ha da offrire.
La stessa cosa avviene nella timeline quando iniziamo a depositare le clip nella sequenza. Il playback della timeline, quando i proxy sono attivi, diventa fluido e la perdita di frame minima.
Dropped frame indicator
Per realizzare l’effettiva efficacia dei proxy, fai questo esercizio:
- attiva l’opzione “dropped frame indicator” (finestra “program”, icona dei settings) – in questo modo potrai vedere un bollino colorato (verde o giallo) quando fai partire il playback della timeline
- se il bollino rimane verde durante il playback, significa che la finestra video è stata in grado di farti vedere tutti i frame, senza saltarne uno
- se invece il bollino è giallo, significa che alcuni frame sono stati mancati durante la riproduzione (il video va a scatti), e posizionando il mouse sul bollino giallo potrai vedere quanti frame sono stati saltati
Disattivando i proxy, probabilmente vedrai che l’indicatore di frame saltati diventerà spesso giallo, mentre se attivi i proxy l’indicatore dovrebbe rimanere verde, o al massimo saltare solo una manciata di frame durante il playback.
Risoluzione e peso dei proxy
Come spiegato nella nostra guida generica su cosa sono i proxy e cosa fanno, i proxy video sono una copia a bassa risoluzione dei file video originali. Il livello di risoluzione dei proxy che deciderai di implementare nel tuo flusso di lavoro con Premiere Pro lo devi testare nel tempo.
Qui la risoluzione dei file proxy che verranno creati con le tre opzioni di base su Premiere Pro, assumendo che il file di partenza sia in rapporto 16:9 (ad esempio 3840×2160).
- Low resolution proxy: 1024 x 540
- Medium resolution proxy: 1280 x 720
- High resolution proxy: 1536 x 790
Se quindi il girato di partenza è Full HD, 4K o superiore, scegliendo una qualsiasi delle opzioni di base, si avrà una notevole riduzione della risoluzione, e del peso di file.
Per darvi dei valori indicativi su quanto i file proxy possano pesare rispetto ad un file 4k di partenza, nel mio caso specifico la riduzione in peso, selezionando l’opzione “low resolution proxy” è di circa il 95%. Se il file 4k di partenza è di 4 GB, il suo proxy sarà di circa 200 MB.
Frame rate
Non ti devi preoccupare del frame rate. Premiere Pro, al momento della creazione dei proxy, farà in modo che i file video proxy creati abbiano lo stesso frame rate dei file originali.
Se il tuo file originale è stato registrato a 50 fps, il suo proxy manterrà lo stesso frame rate. Questo vale anche se hai file video con diversi frame rate, come ad esempio alcuni a 25 fps e altri a 100 fps.
Problemi di color grading con i proxy
Il mio suggerimento è quello di utilizzare i proxy per la fase di video editing, e per delle veloci e superficiali correzioni dei valori di esposizione e colore.
Quando la fase di video editing diventa più intensa, nel mio caso verso la fine della procedura di montaggio video, solitamente disattivo i proxy e lavoro direttamente con i file originali.
Lavorando alla colorazione delle clip con i proxy si noteranno diversi artefatti e sfaldature dell’immagine, problema dovuto alla bassa risoluzione e qualità immagine, ed è quindi difficile calibrare il color grading alla perfezione.
Per questo, durante la fase di color grading, spesso utilizzo la funzione di rendering della timeline per rendere il playback fluido una volta colorate le clip.
Altra osservazione che ho effettuato, nel mio caso specifico, è che i proxy video hanno una colorazione leggermente diversa rispetto ai file di partenza. Con la mia Sony a7s III, ad esempio, lavoro con file 10-bit 4:2:2, che una volta convertiti in proxy, presentano una colorazione più tendente al verde.
Man mano che la fase di color grading avanza, noto che il color grading applicato al file proxy risulta in una colorazione diversa rispetto allo stesso grading applicato al file originale. Se il color grading lo si fa con i proxy quindi, è possibile che lo si debba poi rivedere in toto quando si passa ai file originali. Per questo preferisco disattivare i proxy nel momento in cui inizio la fase di coloring.
Come scollegare i proxy
Nel caso in cui si voglia scollegare i proxy, quindi rompere il legame tra il file originale e il suo proxy, basta fare click con il tasto destro sui file e selezionare “detach proxy”.
In questo modo i file proxy non verranno cancellati dal disco fisso, ma verranno scollegati in Premiere e il programma smetterà di utilizzarli, anche se l’opzione proxy viene attivata durante il playback.
Esportazione del video
Quando farai una qualsiasi esportazione del video su cui stai lavorando con Premiere Pro, non ti devi preoccupare di disattivare i proxy. Per tutte le esportazioni, il programma utilizzerà automaticamente i file originali, per ottenere la migliore risoluzione possibile quando si fa l’esportazione del video.
Quando possiamo cancellare i proxy
Quando un progetto di montaggio video è finito e non c’è più bisogno di modificare l’editing, suggerisco di cancellare i proxy dalla cartella dei file in cui erano stati creati. Anche per questo motivo, è importante sapere dove i proxy si trovano.
Una volta cancellata la cartella dei file proxy, il progetto rimane comunque modificabile. In questo caso, siccome i proxy sono stati rimossi dal disco, il programma utilizza di default i file video originali.