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Lo Shutter Speed nel Videomaking: Cos’è e Come Si Usa

Mattia Callian di Mattia Callian
13 Gennaio 2025
in Guide
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Lo shutter speed, o velocità dell’otturatore, è un parametro fondamentale nel videomaking che influisce direttamente sulla qualità visiva del video. Indica il tempo durante il quale l’otturatore della videocamera resta aperto per ogni fotogramma, consentendo alla luce di raggiungere il sensore. In un video, composto da almeno 24 fotogrammi al secondo, lo shutter speed viene misurato in frazioni di secondo, come 1/50, 1/100, 1/200.

In parole più pratiche, lo shutter speed determina la quantità di motion blur visibile nel video, e allo stesso tempo alza o abbassa l’esposizione:

  • Il motion blur è quell’effetto che rende il movimento più naturale, creando una sfocatura nei soggetti in movimento che imita il modo in cui l’occhio umano percepisce il movimento nella realtà (qui l’approfondimento sul motion blur).
  • Per controllare l’esposizione, scoprirai che, sebbene la velocità dell’otturatore influenzi la quantità di luce che entra, nel videomaking non è consigliabile utilizzare lo shutter speed per regolare l’esposizione.

Utilizzo dello Shutter Speed su Campo

Ecco le regole di base da tenere a mente:

  • Un valore basso di shutter speed permette più luce di entrare, rendendo le immagini più luminose, ma crea anche un effetto di movimento più fluido e “sciolto”, aumentando la quantità di motion blur.
  • Un valore alto di shutter speed allo stesso tempo riduce la quantità di luce e rende il movimento più “congelato” e definito, riducendo il motion blur.

Qui sotto trovi una tabella da tenere a portata di mano. I valori e i risultati si riferiscono a un frame rate di registrazione video di 25 fps.

Valore Shutter SpeedEffetto sulla LuceEffetto sul MovimentoEsempio di Applicazione Video
1/10Permette molta luce di entrareMovimento estremamente sfocato, effetto di trascinamentoScene creative o artistiche con effetto di "motion blur" marcato
1/40Permette più luce di entrareMovimento fluido e morbido, sfocatura evidenteScene in condizioni di scarsa luce, riprese lente o cinematiche
1/50Illuminazione bilanciataMovimento naturale e cinematograficoStandard per video a 24-25 FPS, adatto a interviste e narrativa
1/100Leggera riduzione della luceMovimento più definito, meno sfocaturaScene con azione moderata o riprese generiche in esterni
1/200Riduce ulteriormente la luceMovimento molto definito, sfocatura minimaScene con azione rapida o riprese sportive
1/500Permette poca luce di entrareMovimento quasi congelato, alta definizioneRiprese di oggetti in rapido movimento
1/1000Drastica riduzione della luceMovimento completamente congelatoEffetti stilistici, dettagli estremamente nitidi o riprese ad alta velocità

Usare lo Shutter Speed: La Grande Differenza tra Fotografia e Videomaking

Se sei fotografo, probabilmente sei abituato a regolare la velocità dell’otturatore della macchina fotografica in modo abbastanza libero, utilizzando questo parametro del triangolo dell’esposizione (velocità otturatore, apertura focale e ISO) anche per controllare l’esposizione in base alle condizioni di luce.

Nel videomaking, però, lo shutter speed è meno versatile come strumento di regolazione dell’esposizione. Se desideri che il tuo video abbia un movimento fluido, con il giusto motion blur, scoprirai che non hai la stessa libertà di manovra: dovrai impostare la velocità otturatore a un valore fisso in base al frame rate di registrazione, a meno che tu non voglia creare degli effetti artistici.

Ad esempio, se stai girando a 25 fps, lo shutter speed corretto sarà 1/50. Se l’immagine risulta sovraesposta o sottoesposta, non dovrai agire sullo shutter speed, ma intervenire sugli altri due parametri (apertura e ISO).

Per questo motivo, nel videomaking si fa spesso ricorso ai filtri ND (Neutral Density) per regolare l’esposizione. Una volta abbassato l’ISO al minimo e con l’intenzione di ottenere un look con uno sfondo sfocato grazie a un’apertura focale elevata (con un numero f basso), l’unico modo per ridurre l’esposizione è diminuire la luce in ingresso. Quando si lavora con luce ambientale non controllata, l’unica soluzione efficace per questo è proprio l’utilizzo del filtro ND. Lo stesso scenario si presenta per la tecnica fotografica a lunga esposizione (effetto setoso dell’acqua, ad esempio).

Shutter Speed e Frame Rate: Il Connubio Essenziale per il Movimento Cinematografico

La velocità otturatore nel videomaking è indissolubilmente legato al frame rate (FPS) del video, e regolare correttamente il primo è fondamentale per ottenere un video con il giusto equilibrio nel movimento. Una delle regole più comuni e accettate nel videomaking è quella di impostare lo shutter speed a una velocità pari al doppio del frame rate. Questo parametro garantisce un effetto di motion blur naturale e cinematografico, che è essenziale per ottenere un video visivamente gradevole e realistico.

Ad esempio, se stai girando a 24 fps, lo shutter speed ideale sarà 1/48 o 1/50, con una leggera tolleranza per il valore di 1/50, che è più facilmente raggiungibile nelle videocamere moderne. Questo valore permette di ottenere il movimento fluido e naturale che associamo ai film tradizionali, dove il movimento non è né troppo nitido né eccessivamente sfocato.

Ecco una tabella con i valori di shutter speed corretti per i frame rate più comuni, seguendo la regola del “doppio del frame rate”:

Frame Rate vs Shutter Speed
Frame Rate (fps)Shutter Speed Consigliato (secondi)
241/48 (1/50 per fotocamere senza 1/48)
251/50
301/60
501/100
601/120
1001/200
1201/240
2001/400
2401/480

Note Utili:

  • Alcune fotocamere non offrono esattamente il doppio del frame rate (ad esempio, 1/48), quindi si usa il valore più vicino disponibile (1/50).
  • Per frame rate molto alti (es. 200 o 240 fps), assicurati che l’illuminazione sia sufficiente, poiché lo shutter speed rapido riduce drasticamente la luce che raggiunge il sensore.
  • Ricorda che, in condizioni di luce naturale intensa, potrebbe essere necessario un filtro ND per mantenere l’esposizione corretta senza compromettere l’apertura desiderata.

Il motion blur corretto è cruciale per evitare che il movimento del video appaia innaturale. Se il motion blur è troppo intenso, i soggetti in movimento possono sembrare confusi o sfocati, creando un effetto visivo fastidioso. D’altro canto, se il motion blur è troppo ridotto o assente, i movimenti appaiono troppo netti e artificiali, come se i soggetti fossero “congelati” nel tempo. Un equilibrio perfetto tra i due è necessario per un risultato che risulti fluido e cinematografico, mantenendo un aspetto realistico e coinvolgente per lo spettatore.

Quando aumenti il frame rate, come ad esempio girando a 60 fps o 120 fps per slow motion, lo shutter speed deve aumentare proporzionalmente per evitare un eccessivo effetto di “scia” che potrebbe causare il disturbo del movimento. Ad esempio, se stai girando a 60 fps, il tuo shutter speed dovrebbe essere impostato a 1/120 per mantenere il motion blur equilibrato. Se non adeguatamente regolato, un frame rate elevato con uno shutter speed troppo basso genererebbe immagini che sembrano poco chiare, con troppa “scia” dietro ai soggetti in movimento.

In definitiva, la corretta impostazione dello shutter speed in relazione al frame rate non solo preserva l’aspetto cinematografico del video, ma consente anche di ottenere il giusto livello di realismo nel movimento, evitando che il risultato sembri troppo artificiale o fastidioso per l’occhio.

Quando e Perché Scegliere uno Shutter Speed Diverso dal Valore Standard

Anche se la regola di base nel videomaking suggerisce di impostare lo shutter speed al doppio del frame rate, ci sono situazioni specifiche in cui è possibile (e a volte consigliabile) deviare da questa norma per ottenere effetti visivi particolari o per rispondere a esigenze tecniche. Queste scelte devono essere fatte consapevolmente, tenendo conto delle implicazioni sul risultato finale.

Shutter Speed Inferiore: Effetto Sognante o Surreale

Usare uno shutter speed più lento rispetto al valore standard (ad esempio 1/30 a 24 fps) introduce un motion blur più marcato. Questo effetto può essere utile quando si desidera comunicare una sensazione di sogno, confusione o lentezza.

Un esempio classico è nei video musicali o nelle scene che vogliono trasmettere un’emozione onirica o eterea. Tuttavia, è importante sapere che un eccesso di motion blur potrebbe rendere il movimento poco leggibile, specialmente in scene ricche di azione. Pertanto, questa scelta va ponderata attentamente e limitata a situazioni in cui si vuole enfatizzare un’estetica particolare.

Shutter Speed Superiore: Azione Nitida e Intensa

Al contrario, uno shutter speed più veloce del valore standard (ad esempio 1/120 o 1/250 a 24 fps) riduce drasticamente il motion blur, rendendo il movimento molto più nitido. Questa impostazione è spesso utilizzata in scene con molta azione o movimento rapido, come sport, combattimenti o riprese che devono essere rallentate in post-produzione (slow motion).

La nitidezza aggiuntiva di ogni fotogramma aiuta a preservare dettagli chiari durante l’azione, rendendo ogni frame leggibile. Tuttavia, l’aspetto finale potrebbe sembrare meno cinematografico e più simile a un reportage o a una ripresa documentaristica, poiché la fluidità del movimento naturale viene sacrificata per una maggiore nitidezza.

Considerazioni Pratiche: Illuminazione e Aspetto Visivo

Quando si sceglie uno shutter speed non standard, è fondamentale considerare l’impatto sull’esposizione. Un shutter speed inferiore aumenterà la quantità di luce che entra nel sensore, potenzialmente sovraesponendo l’immagine. Al contrario, un shutter speed superiore ridurrà la luce, rendendo necessarie compensazioni con aperture più ampie o ISO più elevati.

Dal punto di vista visivo, queste variazioni creano un’estetica distinta che può supportare il racconto della storia o l’obiettivo creativo del progetto. Ad esempio:

  • Shutter speed inferiore: Atmosfera intima e sognante.
  • Shutter speed superiore: Tensione, energia e intensità.

Quando Ignorare la Regola è la Scelta Giusta

Deviare dalla regola tecnica dello shutter speed è giustificato quando l’effetto visivo desiderato supera l’esigenza di mantenere un movimento “realistico”. Nel videomaking, ogni scelta è un compromesso tra estetica e tecnica, e l’importante è che sia coerente con il messaggio e l’intento del video.

Shutter Speed nella Post-Produzione

In fase di editing, non è possibile modificare lo shutter speed del video già girato. Tuttavia, puoi regolare la velocità del video o applicare effetti che simulano una diversa velocità dell’otturatore, ma questi non restituiranno mai l’effetto reale di una registrazione fatta con un altro valore di shutter speed. La chiave per ottenere il risultato desiderato si trova nella fase di ripresa, dove la scelta del giusto shutter speed è cruciale.

Conclusioni

In sintesi, lo shutter speed è un elemento fondamentale nel videomaking che influenza la qualità visiva e il realismo del movimento nel video. La sua regolazione, in relazione al frame rate, permette di ottenere il giusto equilibrio tra luminosità, definizione e fluidità. Scegliere il valore corretto di shutter speed per ogni scena è essenziale per ottenere il risultato visivo che desideri, che si tratti di un video dinamico o di una ripresa cinematografica più morbida e coinvolgente.

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Mattia Callian

Mattia Callian

Videomaker, producer, content creator, e titolare di un'attività di produzione video a Sydney (Australia). Sia per lavoro che per passione, rimane al passo con le ultime tendenze tecnologiche del settore, e ha fondato ContentMaker.it per condividere la propria esperienza.

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